Una giovane azienda con un'antica tradizione
IL FUTURO
COMINCIA DALLE ORIGINI
Chi siamo noi? Siamo la “Parvus Ager” dal latino “Piccolo Campo”. Siamo una giovane azienda con una vecchia tradizione. Siamo la nuova generazione di una antica famiglia di viticoltori. Noi nipoti! Cresciuti con l'odore pungente del mosto che fermenta, con il suono delle presse in cantina e poi in campagna, tra i canti e le risate delle donne che raccolgono l’uva.
Noi, che da bambini imparavamo da nonno Silvano, il nostro grande maestro, ad amare e rispettare la vigna, mentre, ascoltando i racconti dei suoi viaggi di gioventù sul carretto a vino, facevamo la “zuppetta” nel vino rosso.
Noi, oggi finalmente pronti a concretizzare quel retro pensiero che ci ha accompagnato tutta la vita: realizzare qualcosa di nostro nel mondo del vino.
Le nostre vinificazioni sono attuate con impianti nuovi e di alta qualità, con l’obiettivo di controllare, in tutte le fasi: coltivazione, produzione e vinificazione, la qualità, la genuinità e la sostenibilità del nostro vino, un concentrato di tutti quei sapienti insegnamenti che i nostri nonni ci hanno trasmesso e che abbiamo respirato ascoltato e vissuto tutta la vita.

I VITIGNI
Il “progetto Parvus Ager” inizia con il rinnovamento completo delle culture esistenti, attraverso l’introduzione di vitigni nobili di alta qualità. Nelle nostre coltivazione manteniamo basse rese per ettaro, operando una selezione dei grappoli e dell’acino sia in vigna che in cantina.
La presenza nel terreno di basalti, tufi e pomici ricchi di minerali quali: potassio, fosforo, zolfo e magnesio, dona ai vini, equilibrio e ricchezza gustativa. Il terreno vulcanico che beneficia, in questa zona, dell’influenza dei venti marini, ci consegna un prodotto dai chicchi pieni e dal sapore persistente, con profumi e aromi intensi.
Per noi il vino è un essere vivente e come tale ha una madre e un padre, la madre è naturalmente la terra e il padre il vitigno, da questo felice connubio si generano le uve.
Dalla ricchezza del terreno, la nobiltà dei vitigni, uniti a un’attenta e costante cura nella coltivazione, nascono i nostri vini, clamorosi ed unici, unici, come ogni essere vivente.
Sostenibilità ambientale
Il legame tra l’azienda e il territorio è profondo e indissolubile ed è questa realtà a rendere centrale l’aspetto della sostenibilità per il nostro progetto.
Per questo ci avvaliamo in campagna di una “stazione meteo” che rileva i principali dati per ogni vigneto, cui segue un’attenta analisi che ci permette di effettuare trattamenti e concimazioni solo all’occorrenza, contribuendo ad una significativa riduzione degli stessi.
Le colture
Trebbian Verde - Superficie 19.800 mq.
Malvasia Puntinata - Superficie 25.600 mq.
Viognier - Superficie 21.118 mq.
Bombino - Superficie 20.638 mq.
Cabernet Francese - Superficie 30.000 mq.
Petit Verdot - Superficie 7.461 mq.
Syrah - Superficie 32.135 mq.
Vermentino - Superficie 49.540 mq.
Montepulciano - Superficie 60.223 mq.
Malvasia di Candia - Superficie 80.000 mq.
Kiwi - Superficie 45.000 mq.
Ulivi - Superficie 15.000 mq.
Orto - Superficie 2.000 mq.

Vermentino
Montepulciano
Syrah
Vermentino
Syrah
Malvasia di Candia
Vermentino
Cabernet Francese
Malvasia di Candia
Trebbian Verde
Malvasia di Candia
Montepulciano
Syrah
Petit Verdot
Malvasia Puntinata
Bombino
Trebbian Verde
Viognier
Malvasia Puntinata
LA CANTINA
Fiore all’occhiello della Parvus Ager, è la nuova cantina inaugurata con la vendemmia 2020, concepita per preservare il più possibile l’integrità, i sapori e i profumi che la natura ci regala ogni anno. Ci si avvale delle più avanzate tecnologie affinché le caratteristiche organolettiche delle nostre uve, non vengano disperse durante il processo di vinificazione
ma esaltate e riscoperte ad ogni sorso di vino.
La trasformazione avviene a temperature controllate, dopo la fermentazione, l’affinamento prosegue con fecce nobili per almeno un mese e successivamente il processo si conclude in bottiglia conferendo maturità e completezza ai vini.




L’architettura della cantina, segnata dalla massima semplicità negli spartiti compositivi delle facciate, rispetta quei canoni tradizionali che da sempre hanno caratterizzato l’edilizia rurale, concretizzando quel delicato e indispensabile connubio, tra la necessità di progresso e il rispetto ambientale. Rielabora i tratti essenziali del costruito nei termini di un’architettura moderna e contestuale, capace di inserirsi nel delicato equilibrio, dell’ambiente naturale e del complesso architettonico esistente. I materiali scelti sono assolutamente tradizionali ed eco-compatibili, nel rispetto dell’ambiente, ove il mattone e la tegola simboleggiano una continuità voluta e rispettata sino in fondo.
La disposizione degli spazi interni asseconda il programma del ciclo produttivo, creando spazi adeguati ad ogni specifica fase lavorativa, dallo scarico dell’uva fino allo stivamento del prodotto finito e imbottigliato, nell’ottica che la cantina non debba essere un semplice “contenitore” atto solo ad ospitare le varie fasi di produzione, ma, piuttosto, un elemento che contribuisca alla buona riuscita del prodotto. Tutti gli ambienti sono stati resi perfettamente igienizzabili, mediante rivestimenti in gres porcellanato poiché la sanificazione in cantina è imprescindibile, per ottenere un prodotto di qualità, limitando al minimo qualunque fenomeno di alterazione del vino.
